Energia Libera - Eccone una modalità

martedì 26 maggio 2009

IL trasporto elettrico su gomma

I veicoli elettrici sono nati più o meno contemporaneamente ai veicoli con motore a scoppio ed anzi la prima automobile ad abbattere il “muro” dei 100 km/ora è stata una specie di siluro mosso da un motore elettrico (la “Jamais Contente” del belga Camille Jenatzy con 105,88 km/h nel 1899). Questi veicoli sono, poi, stati confinati in un angolo dalla enorme espansione e dalla rapidissima evoluzione dei motori endotermici, favorita anche dal basso costo del carburante e dalle basse capacità delle batterie al piombo tradizionali, che, a loro volta, si riflettevano sulle prestazioni e sui costi dei veicoli elettrici. Questa situazione e’ durata fino ai giorni nostri e solo negli ultimi anni sono stati introdotti incentivi che hanno pemesso, insieme ai crescenti vincoli alla circolazione veicolare nei centri storici, a cui non sottostanno i veicoli elettrici, una timida comparsa dei veicoli elettrici nelle nostre città. In sintesi, a causa, prevalentemente, della produzione ancora di tipo artigianale ed in piccola serie, non è stato ancora possibile abbattere i costi dei veicoli elettrici, fino a renderli concorrenziali con analoghi veicoli tradizionali. In pratica, il mercato è risultato limitato agli enti pubblici ed a pochi privati che hanno necessita’ di trasporto all’interno delle aree dei centri urbani interdette al traffico veicolare. A questi si aggiungono, ovviamente, i cittadini dotati di particolare sensibilità verso le tematiche ecologiche. Nell’insieme, tuttavia, questo bacino d’utenza e’ risultato finora troppo limitato, per creare un vero e proprio mercato dei veicoli elettrici nel nostro paese. A tutt’oggi, in italia ci sono circa trentamila veicoli elettrici, considerando tutti i veicoli targati, per trasporto persone, promiscui e merci.
Seleziona le parole evidenziate in verde, per leggere un interessante quadro di Eugenio Saraceno (ASPO ITALIA) sui trasporti in Italia.

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